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VIAGGIARE E’ VIVERE: la disabilità e il turismo accessibile

Viaggiare è vivere…… significa stabilire relazioni umane, fare nuove conoscenze e desiderare esperienze nuove. Il viaggio è progettare il futuro, ma è anche memoria, traccia indelebile, emozione.

Ecco perché non ci limitiamo a sfogliare un catalogo patinato, o un sito internet, o un libro di fotografie e racconti di viaggio, ma desideriamo essere coinvolti direttamente ed attivamente nell’esperienza.

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Tutti, indistintamente, sentiamo il bisogno dell’esperienza diretta, dell’impatto con la bellezza di un luogo, con le sensazioni di una mostra, con l’emozione che scaturisce in noi di fronte ad un capolavoro artistico, con il brivido di un evento sportivo, con il calore di uno spettacolo a lungo atteso.

Le persone con disabilità forse sentono ancor di più questo bisogno interiore.

Il turista disabile è disposto ad accettare qualche aggiustamento ragionevole rispetto alle abitudini preziose che lo tranquillizzano nel proprio habitat, pur di poter partecipare a nuove esperienze.

E’ quasi il turista ideale, perché desidera fortemente il viaggio, per poterlo centellinare, riempire di esperienze, raccontare al suo  al ritorno.

Offrire opportunità di turismo in piena accessibilità non è solo un’azione corretta dal punto di vista dei princìpi universali sanciti dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, ma è soprattutto un’operazione imprenditoriale intelligente e lungimirante.

Turismo accessibile e turisti con esigenze specifiche

Il turismo è diventato un bisogno sociale primario per tutti.

Rappresenta non solo un fattore economico di straordinaria importanza, ma anche uno strumento di conoscenza ed emancipazione personale.

Oggi infatti, la vacanza e l’esperienza turistica in tutte le sue forme non rappresenta più un “lusso per pochi” ma un piacere, un’esigenza, una pratica comune e diffusa su vasta scala.

In questo contesto il turismo non può più essere considerato, nell’arco della vita di una persona, come un optional aggiuntivo o episodico,  ma rientra ormai, a pieno titolo, tra i bisogni fondamentali e irrinunciabili per qualunque cittadino.

Anche per questi motivi risulta oggi, sempre più, indispensabile garantire l’accesso all’esperienza turistica a tutti gli individui, indipendentemente dalle condizioni personali, sociali, economiche e di qualsiasi altra natura che possano limitare o condizionare la fruizione di questa pratica, sempre più riconosciuta come un diritto inalienabile.

In Italia nell’ultimo ventennio il contesto sociale di riferimento è stato caratterizzato dal peso sempre maggiore assunto dalle tematiche dell’inclusione sociale di tutti i cittadini, compresi i “nuovi cittadini” immigrati, e del diritto alla vita indipendente delle persone con disabilità.

In altre parole si è assistito, in modo più o meno evidente e incisivo, all’assunzione di un nuovo ruolo sociale da parte delle persone con disabilità, sempre più riconosciute come “cittadini attivi”, desiderosi e capaci di confrontarsi, accedere e impegnarsi sui diversi fronti che caratterizzano la vita sociale (sport, cultura, politica, turismo, etc.) rivendicando il loro diritto a spazi e servizi inclusivi e fruibili senza discriminazioni.

Questa evoluzione sociale si è unita alle nuove tendenze del mercato turistico, caratterizzate dallo sviluppo del turismo sostenibile e responsabile, tesi alla pianificazione e gestione di un turismo capace di coniugarsi con la tutela dei diritti umani e con uno sviluppo più armonico del territorio.

La sensibilizzazione e soprattutto “l’educazione/formazione” di istituzioni, operatori e pubblico ad una nuova visione del turismo, maggiormente attento a soddisfare le esigenze di tutti i pubblici e garantire a tutti la piena godibilità della vacanza, è un processo indubbiamente lungo ma necessario.

Cosa si intende per turismo accessibile?

Con turismo accessibile si intende sia la possibilità di accedere fisicamente agli spazi e quindi di frequentare luoghi,  spazi, percorsi ed esperienze di divertimento e benessere, sia la possibilità di poter ricevere o accedere a strumenti che supportino persone con difficoltà fisiche e/o cognitive a immaginare e poi organizzare esperienze turistiche, da soli o in gruppo.

 

Accessibilità ai servizi vuol dire:

  • Una progettazione più attenta per far si che tutti possano utilizzare spazi e strutture
  • Contenuti e i servizi alla portata di tutti

Le regole dell’accessibilità sono, infatti, di beneficio non solo per chi “manifesta delle limitazioni” o delle esigenze specifiche, bensì per tutti.