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L’onda una grande fonte di energia alternativa

Per ricavare energia pulita, a beneficio del pianeta, abbiamo trattato varie fonti offerteci dalla natura, che spaziano dal Fotovoltaico, ai fulmini fino ad arrivare alla tromba d’aria.

Gli assi nella manica, da parte di madre natura non sono terminati, in quanto dalle onde del mare o dell’oceano si potrà ricavare energia?

Prima di rispondere a questa domanda vediamo di chiarire come si genera un onda e anche perché non ha la stessa caratteristica in un fiume o un lago.

Il moto ondoso, si genera grazie alla forza del vento, quindi più intenso spira e maggiore sarà l’onda, la quale man mano che raggiunge la riva andrà ad infrangersi a causa del fondale sempre più basso.

Il meccanismo descritto, non può avvenire in un fiume o in un lago per mancanza di spazio di percorrenza detto Fetch, in quanto “l’onda” arriva immediatamente sulla costa creando solo delle piccole increspature chiamate zampe di gatto.

Le onde generano circa 80000 TWh di energia all’anno, l’equivalente di cinque volte il fabbisogno mondiale odierno, quindi visto l’enorme potenziale tra le mani molti paesi stanno studiando strumenti per sfruttarla.

L’Italia è una di quelle nazioni che non si tira indietro e ha messo a punto attraverso vari studi molti strumenti, tra cui uno in grado di ricavare energia dall’onda prima che si infranga sulla costa sfruttandone il potenziale, sia verticale che orizzontale grazie all’impiego di pale e galleggianti.

Con questa idea si potranno abbattere l’emissione nocive di gas nell’atmosfera fino a 1.000 tonnellate di CO2 in meno all’anno.

La domanda sorge spontanea: “Perché non viene impiegato?

Probabilmente perché i costi di produzione su larga scala sono ancora elevati e non è raggiunto un grado elevato di affidabilità nel funzionamento quotidiano del macchinario.

Le prospettive però, sono buone e come sviluppo potrebbe posizionarsi subito dopo il Fotovoltaico.

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